Categoria: Franco Calzolari
Calzolari Franco: architetto. Vive a Dubai. Tiene una rubrica nel blog sugli Emirati Arabi
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Non andrà mica a finire che compreremo anche le rinnovabili dai grandi paesi produttori di petrolio? Anticipazione dell’inchiesta che andrà in onda a Report, domenica alle 21.45 su Rai3
Il museo del futuro di Dubai
Franco Calzolari
Un’altra idea per la città del futuro.
Dubai lancia il progetto di un museo del futuro , una struttura che sarà inaugurata nel 2017 nata per ospitare laboratori di innovazione concentrati su salute, istruzione, città intelligenti , energia e trasporti.
Semmai servisse ribadire come l’illuminata amministrazione governativa di Dubai e degli Emirati Arabi Uniti coglie con perspicacia molti degli aspetti e delle esigenze , ecco qui un esempio ulteriore di questa capacità dirigenziale.
Sensibili alla necessità di valorizzare la ricerca , indirizzandola verso specifici settori che riguardano l’aumento del benessere collettivo, gli Emirati Arabi Uniti , ed in questo caso Dubai in particolare , perseguono un obiettivo con regolare e reiterata determinazione.
Questa programmazione e l’esecuzione puntuale della stessa , consolidano l’ascesa di questa comunità verso un futuro ricco di benessere, sicurezza, opportunità , stimoli positivi.
Sua Altezza Sceicco Mohammad Bin Rashid Al Maktoum, vice Presidente e Primo Ministro degli UAE e Ruler di Dubai , ha orgogliosamente annunciato questa ulteriore novità.
Il Museo sarà un incubatore di idee e di real design , una guida per l’innovazione e una destinazione globale per inventori ed innovatori.
Un luogo di confronto e di sviluppo ma anche di opportunità per realizzare o presentare idee e talenti.
Nell’anno 2015 , dichiarato anno dell’innovazione per Dubai, viene lanciato questo progetto che si candida per aiutare gli UAE a divenire la maggiore destinazione mondiale per l’innovazione e per gli innovatori.
Il motto del museo è : “ Guardare il Futuro, creare il Futuro”.
Salario minimo garantito per dipendenti e pensionati a Sharjah
Franco Calzolari
Approvato il salario minimo garantito per dipendenti e pensionati a Sharjah.
Sua Altezza Dr. Sceicco Sultan Bin Mohammad Al Qasimi , membro del consiglio Supremo e Governatore di Sharjah , ha dato istruzioni per aumentare il salario minimo garantito dei dipendenti pubblici a 11.000,00 aed al mese ( 2.650,00 euro) e questo minimo garantito viene esteso anche agli assegni di pensione .
Questa decisione prende spunto dalla volontà di garantire ai propri cittadini una vita stabile e decente.
A tal fine sono stati destinati dal bilancio governativo 70 milioni di Dhiram per coprire gli aumenti salariali e gli assegni di pensione .
L’aumento rispetto al precedente minimo è pari al 10% e supera abbondantemente l’inflazione attualmente al 2% circa.
Lo scopo è quello di migliorare il tenore di vita ma anche di dare certezze sulla pianificazione famigliare.
Quasi 600.000 famiglie potranno beneficiare di questo aumento che si inserisce in un progetto perseguito da tempo e di lunga visione che prevede di tenere monitorato l’andamento del benessere dei cittadini.
Infatti non solo l’aumento di stipendio e degli assegni di pensione , ma anche ulteriori benefit sono previsti sull’utilizzo dei trasporti pubblici per rendere sempre più accessibile tutta la rete dei servizi pubblici.
La visione di Sua Altezza Dr. Sceicco Sultan Bin Mohammad Al Qasimi , viene quindi sempre più consolidata e l’attenzione nei confronti del benessere dei propri cittadini rimane il focus nel quale si indirizzano diverse iniziative.
Questo esempio di conduzione della politica governativa risulta lungimirante ed illuminato e ben distante da quello praticato da alcune democrazie europee .
Al fondo degli emiri del Qatar tutti i grattacieli di Milano
Immobiliare: Porta Nuova passa interamente al fondo del Qatar Qia. Il fondo degli emiri diventa proprietario unico di Porta Nuova. Lo ha annunciato il numero uno di Hines in Italia, Manfredi Catella. Qia aveva già il 40% del progetto immobiliare milanese e rileva le quote degli altri soci fra cui Unipol, Hines, il fondo pensioni Ttiaa Cref, Coima (famiglia Catella). Il controvalore dell’operazione non è stato reso noto. L’edificazione del progetto Porta Nuova era iniziato nel 2005. Del progetto fanno parte il Bosco Verticale progettato dallo Studio Boeri e la torre Unicredit progettata dall’architetto argentino Cesar Pelli.
Qia rileva il progetto Porta Nuova Qia: il fondo sovrano qatariota aveva già il 40%. A cedere le loro quote Hines, Unipol, Coima
Petrolio, Iran e Califfato. Obama alla corte di Salman: “Uniti contro gli integralisti”
NEW YORK – Il viaggio della riconciliazione dura solo poche ore. Quanto basta a Barack Obama, con una piccola deviazione al ritorno dall’India, per incontrare il re Salman e esprimere le sue condoglianze per la morte del suo predecessore Abdullah. Un’attenzione inusuale, anche se breve.
Petrolio, Iran, Stato islamico e movimenti jihadisti, sono i temi che dominano l’incontro. Un’alleanza strategica si rinsalda, dopo anni di deterioramento, incomprensioni, tensioni sull’asse Washington-Riad. A sottolineare quanto sia ritornata in auge la relazione Usa-Arabia c’è l’enorme dimensione della delegazione americana ai funerali di re Abdallah.
Non solo Obama ha portato con sé tutti i massimi collaboratori di politica estera, a partire dalla capa del National Security Council Susan Rice; ma il presidente ha voluto allargare la delegazione dandole un’impronta bipartisan. Con Obama ci sono il suo ex rivale John McCain, sempre una voce autorevole nella politica estera repubblicana; e due ex segretari di Stato repubblicani, James Baker (Bush padre) e Condoleezza Rice (Bush figlio).
Tre generazioni, tre Amministrazioni Usa alla corte di un re: non capita sempre. La presenza di tanti repubblicani serve a ricordare che la crisi nei rapporti bilaterali ebbe inizio con George W. Bush, all’indomani dell’11 settembre 2001. Diversi membri della monarchia saudita quel giorno partecipavano a Washington a una riunione del gruppo d’investimento Carlyle di cui era stato consigliere Bush padre. I reali sauditi vennero evacuati con un volo speciale, sfuggendo al blocco degli aeroporti. Quel trattamento di riguardo fu aspramente contestato quando si venne a sapere che diversi dirottatori dell’11 settembre erano sauditi, così come Osama bin Laden. Da quel momento le relazioni si fecero più tese.
Il Re Saudita Abdullah. Storia, stile e le prospettive future
Franco Calzolari
Il Re Saudita Abdullah . Storia , stile e le prospettive future.
Sepoltura semplice in tomba anonima per uno degli uomini più ricchi della storia mondiale.
In linea con la tradizione ascetica , il suo corpo è stato trasportato in un semplice lenzuolo bianco e tumulato in un comune cimitero di Riyadh in una tomba a terra priva di qualsiasi segno distintivo.
Nessun periodo di lutto ufficiale è stato indetto in Arabia Saudita , nemmeno le bandiere sono state messe a mezz’asta.
Nonostante la sua forte popolarità non sono stati inscenati particolari eventi commemorativi.
Mancherà certo un leader nobile e che nobile è stato sempre sino alla fine dei suoi giorni terreni.
E’ stato trasportato , attraverso la folla , su una semplice barella portata dai suoi parenti maschi, sino al cimitero.
Molto in contrasto alle sue necessità di regnante , che lo costringevano a viaggiare su un Boing 747 fornito degli stessi sistemi di sicurezza adottati dagli USA per l’aereo Air Force One del suo amico George W. Bush.
L’uomo più ricco del mondo e il più potente leader esportatore di petrolio , ha sempre vissuto una vita privata estremamente frugale.
Ha speso sempre le sue vacanze in campeggi nel deserto piuttosto che in sontuosi edifici.
Era nota anche la sua attenzione nell’arginare la tendenza agli eccessi dei componenti della sua famiglia.
I principi devono pagare le proprie spese telefoniche , viaggiare come normali passeggeri sulle compagnie aeree nazionali, prenotando il proprio posto a sedere come un normale cittadino.
Dubai FDI e Shurooq partner per la promozione a livello mondiale degli investimenti a Dubai e Sharjah
Franco Calzolari
Il 29 Dicembre 2014 la Dubai FDI e Shurooq hanno firmato un accordo che li vedrà partner per la promozione a livello mondiale degli investimenti a Dubai e Sharjah.
L’Investment Development Agency Dubai (Dubai FDI), un’agenzia del Dipartimento dello Sviluppo Economico (DED) di Dubai, e l’Investiment and Development Autority di Sharjah (Shurooq) hanno firmato un accordo di partnership per condurre iniziative comuni e scambiare informazioni per attrarre investimenti stranieri nel UAE.
Secondo l’accordo di partnership siglato tra le due parti, Dubai FDI e Shurooq collaboreranno per identificare i potenziali mercati di origine, presentare i vantaggi di business dei rispettivi emirati agli investitori all’estero e facilitare il loro ingresso negli Emirati Arabi Uniti.
Sia Dubai FDI che Shurooq promuoveranno all’estero il potenziale di investimento negli Emirati Arabi Uniti e questa sinergia nasce dalla comune visione di opportunità nel combinare i punti di forza delle loro promozioni globali.
Approvato il bilancio 2015 di Dubai.
Franco Calzolari
Il bilancio governativo negli UAE si compone sopra i bilanci dei singoli Emirati.
Oggi 4 gennaio è stato approvato quello di Dubai.
E’ un bilancio che prevede utili e non indebitamento ed è indirizzato alla crescita economica generale, alla creazione di nuovi posti di lavoro , alla crescita del benessere sociale
.
Sua Altezza lo Sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti e Governatore di Dubai, ha approvato il bilancio di Dubai per l’anno 2015 a Dhs41 miliardi ( 9,5 miliardi di euro) , in crescita del 9 per cento a partire dal 2014.
Il bilancio senza deficit per il 2015 avrà un risultato di gestione di Dhs3.6 miliardi ( circa 820 milioni di euro di utile ), prevede 2.530 nuovi posti di lavoro, accentuando il settore dei servizi sociali e continuerà a stimolare la crescita economica.
Il bilancio applica direttamente le direttive come stabilito dallo sceicco Mohammed a concentrarsi su una politica di bilancio prudente, che fornisce gli stimoli necessari alla crescita economica dell’emirato, aumentare l’efficienza delle agenzie governative per fornire i migliori servizi sanitari e sociali per tutti i cittadini e residenti.
Il mercato immobiliare e degli affitti a Dubai
Franco Calzolari
Il mercato immobiliare e degli affitti a Dubai.
Come nell’Italia di alcuni anni fa, anche negli Emirati il mercato immobiliare è un riferimento per la lettura della situazione economica.
In più essendo questa una realtà in crescita ed in via di consolidamento, le fluttuazioni di questo mercato anticipano o seguono cambiamenti di equilibri economici e finanziari.
In questi ultimi anni, dopo la crisi mondiale del 2009 , il mercato immobiliare a Dubai, che rimane il luogo di maggiore fermento negli Emirati , ha conosciuto una costante crescita sia nei valori di compravendita sia nei canoni di affitto.
Una media di crescita negli ultimi due anni di circa il 50 % ha premiato sia i proprietari immobiliari sia gli investitori che affittano le loro proprietà.
Nel caso dell’affitto un ulteriore parametro che si è stabilizzato è quello di canoni pari a circa il 10% del capitale investito e rivalutato nel tempo.
Per evitare bolle speculative destabilizzanti in un mercato in rapida crescita il RERA ( Real Estate Regulatory Autority) ha attivato una serie di misure adatte a calmierare questa forte crescita con l’obiettivo di frenare un rialzo dei valori costantemente su due cifre.
Si prevede pertanto che il 2015 sia un anno dove gli aumenti saranno sotto controllo e stabilizzati su valori più bassi degli ultimi anni.
Un appartamento in Dubai Marina da tre camere da letto , quattro bagni, soggiorno , cucina , studio , posto auto, si affitta attorno a 55.000,00 euro all’anno. In Downtown vicino alla Burj Khalifa un appartamento analogo può essere affittato attorno ai 60.000,00 euro all’anno.
Arab Strategy Forum
Franco Calzolari
Ho letto con attenzione l’articolo di fondo di Marco Magnani pubblicato sulla Gazzetta di Parma di oggi 14 dicembre 2014 ( documento PDF parte1, parte2).
Condivido sino in fondo le osservazioni del Sig. Magnani e ritengo che provengono da una visione di una persona che parametra Parma alla propria esperienza internazionale.
Provo un po’ di nostalgia pensando ad un mio pensiero che portava il titolo “ Talenti ed idee” e risale al 2002 quando venne pubblicato da una testata di Parma.
Ma vorrei utilizzare questa rubrica per riportare l’esempio degli Emirati Arabi Uniti.
Mio nonno e mio padre erano ingegneri meccanici ed io ho studiato per diventare Architetto.
Uno dei primi insegnamenti da studente, fu quello di studiare sempre molto bene le opere di altri professionisti , cercando di cogliere il metodo con il quale avevano creato una propria opera.
Comprendere il metodo porta ad “impossessarsi” dell’opera e porta a comprenderne l’essenza . Quando avverti l’armonia e la completezza del pensiero tradotto in opera , devi avere l’umiltà di copiarla senza la pretesa di inventare o trasformare un pensiero tanto meditato e tanto articolato . Non è una visione artistica , ma una visione pragmatica .
Gli UAE sono una unione di sette Emirati , cioè sette Re che si uniscono e che mantengono privilegi e responsabilità del proprio ruolo.
La Mia Rubrica sugli Emirati Arabi Uniti. THE SPIRIT OF THE UNION
Franco Calzolari
Inizio questa collaborazione con il Blog dell’amico Luigi Boschi con lo spirito di condividere l’entusiasmo che mi lega a questi luoghi in cui vivo oramai da alcuni anni.
“ Cum summa loci sit infinita fori haec extra moenia mundi “ (L’ insieme dello spazio è infinito fuori dalle mura di questo mondo) Lucrezio.
quasi 2100 anni fa Lucrezio viveva un periodo per certi aspetti assimilabile al nostro attuale : anima pacifista vedeva in diretta lo sgretolarsi della Repubblica e della libertà e vedeva dissolversi gli ultimi residui di etica nei rapporti umani attraverso dilanianti guerre civili e lotte intestine.
Chi legge può esercitarsi nelle innumerevoli coincidenze e può collocare a piacimento nomi e cognomi di “autorevoli” attori attuali.
La soluzione pacifista era intravista da Lucrezio anche nell’estendere i confini della propria mente.
Oggi abbiamo strumenti efficacissimi nel diffondere informazioni in tempi rapidissimi.
Semmai viviamo un tempo in cui diviene difficile metabolizzare le informazioni ricevute. Vengono superate da nuove informazioni quasi nell’immediato e spesso il tono scandalistico viene utilizzato per sovraesporre il contenuto.
Attor Giovine , si dice in teatro.
Bene , credo che chi come me ha passato gli anta da un bel po’ di tempo , abbia il compito di sfruttare il proprio “privilegio “ e di portare per quanto possibile serenità e riflessione.
Io cercherò di farlo , nel mio piccolissimo ruolo, utilizzando la mia esperienza ultra decennale di vita in questa parte del mondo.